sabato 30 marzo 2013

Casa Mare Fap Family Village, conto corrente costo...


Fatti concreti per realizzare un nuovo welfare sperimentando mutualismo solidale.



"Nella crisi drammatica che stiamo attraversando è necessario costruire un muovo welfare a partire dalla sperimentazione di moderne forme di mutualismo"- questo il centro dell'intervento di Pasquale Orlando, segretario nazionale della Fap (federazione anziani e pensionati) ACLI, alle due assemblee macroterritoriali dell'organizzazione tenute nei giorni scorsi a Milano e Roma.
"La crisi della politica, i tagli al welfare e soprattutto alla condizione di vita degli anziani e delle loro famiglie non ci consente di agire la rappresentanza solo in termini rivendicativi- ha spiegato Pasquale Orlando- possiamo fare passi consistenti per autoorganizzare servizi nuovi per i nostri associati"
In particolare Orlando ha illustrato i risultati raggiunti per garantire il conto corrente bancario a costo zero, l'accesso ad una sanità convenzionata low cost e il lancio di una grande iniziativa solidale di turismo sociale.
"Quest'anno la Fap ACLI proporrà vacanze solidali di qualità avendo individuato una ottima struttura turistico alberghiera in Salento che ha denominato Casa Mare Fap ACLI Family Village- ha continuato il segretario nazionale Orlando- garantiremo il diritto alla vacanza a prezzi equi e contemporaneamente da questa iniziativa nasceranno le risorse utili ad offrire ad un certo numero di famiglie non abbienti soggiorni di qualità a costo zero."
Alle assemblee hanno preso parte oltre cento tra dirigenti e operatori che hanno approfondito le linee programmatiche esposte dal segretario nazionale e già discusse e approvate dal Comitato Nazionale di fine gennaio.
All'incontro di Roma ha partecipato Gianni Bottalico, presidente nazionale delle ACLI che ha confermato il ruolo strategico della FAP ACLI nella costruzione di una grande associazione popolare di massa cristianamente ispirata attenta e solidale con la popolazione italiana.
Le Assemblee macroregionali sono state anche l'occasione per una verifica del programma informatico del tesseramento, che diventa sempre più integrato al complessivo sistema del Movimento aclista. Elisabetta Russo della sede nazionale ha illustrato le innovazioni del programma chiarendo dubbi e gestendo una concreta esercitazione.

pasquale orlando





FAP ACLI NAPOLI: Casa Mare Fap Family Village, conto corrente costo...: Fatti concreti per realizzare un nuovo welfare sperimentando mutualismo solidale. "Nella crisi drammatica che stiamo ...

giovedì 28 marzo 2013

Quaresima, Cenere in testa e Acqua sui piedi


Cenere e acqua. Ingredienti primordiali del bucato di un tempo. Ma, soprattutto, simboli di una conversione completa, che vuole afferrarci finalmente dalla testa ai piedi 
di don Tonino Bello 

Carissimi, cenere in testa e acqua sui piedi, una strada, apparentemente, poco meno di due metri. Ma, in verità, molto più lunga e faticosa. Perché si tratta di partire dalla propria testa per arrivare ai piedi degli altri. A percorrerla non bastano i quaranta giorni che vanno dal mercoledì delle ceneri al giovedì santo. 
Occorre tutta una vita, di cui il tempo quaresimale vuole essere la riduzione in scala. Pentimento e servizio. Sono le due grandi prediche che la Chiesa affida alla cenere e all'acqua, più che alle parole. Non c'è credente che non venga sedotto dal fascino di queste due prediche. Le altre, quelle fatte dai pulpiti, forse si dimenticano subito. Queste, invece, no: perché espresse con i simboli, che parlano un "linguaggio a lunga conservazione". 
È difficile, per esempio, sottrarsi all'urto di quella cenere. Benché leggerissima, scende sul capo con la violenza della grandine. E trasforma in un'autentica martellata quel richiamo all'unica cosa che conta: "Convertiti e credi al Vangelo". Peccato che non tutti conoscono la rubrica del messale, secondo cui le ceneri debbono essere ricavate dai rami d'ulivo benedetti nell'ultima domenica delle palme. Se no, le allusioni all'impegno per la pace, all'accoglienza del Cristo, al riconoscimento della sua unica signoria, alla speranza di ingressi definitivi nella Gerusalemme del cielo, diverrebbero itinerari ben più concreti di un cammino di conversione. 
Quello "shampoo alla cenere", comunque, rimane impresso per sempre: ben oltre il tempo in cui, tra i capelli soffici, ti ritrovi detriti terrosi che il mattino seguente, sparsi sul guanciale, fanno pensare per un attimo alle squame già cadute dalle croste del nostro peccato. Così pure rimane indelebile per sempre quel tintinnare dell'acqua nel catino. È la predica più antica che ognuno di noi ricordi. Da bambini, l'abbiamo "udita con gli occhi", pieni di stupore, dopo aver sgomitato tra cento fianchi, per passare in prima fila e spiare da vicino le emozioni della gente. Una predica, quella del giovedì santo, costruita con dodici identiche frasi: ma senza monotonia. Ricca di tenerezze, benché articolata su un prevedibile copione. Priva di retorica, pur nel ripetersi di passaggi scontati: l'offertorio di un piede, il levarsi di una brocca, il frullare di un asciugatoio, il sigillo di un bacio. Una predica strana. Perché a pronunciarla senza parole, genuflesso davanti a dodici simboli della povertà umana, è un uomo che la mente ricorda in ginocchio solo davanti alle ostie consacrate. Miraggio o dissolvenza? Abbaglio provocato dal sonno, o simbolo per chi veglia nell'attesa di Cristo? "Una tantum" per la sera dei paradossi, o prontuario plastico per le nostre scelte quotidiane? Potenza evocatrice dei segni! 
Intraprendiamo, allora, il viaggio quaresimale, sospeso tra cenere e acqua. La cenere ci bruci sul capo, come fosse appena uscita dal cratere di un vulcano. Per spegnerne l'ardore, mettiamoci alla ricerca dell'acqua da versare... sui piedi degli altri. 
Pentimento e servizio. Binari obbligati su cui deve scivolare il cammino del nostro ritorno a casa. Cenere e acqua. Ingredienti primordiali del bucato di un tempo. Ma, soprattutto, simboli di una conversione completa, che vuole afferrarci finalmente dalla testa ai piedi. 
Un grande augurio. 
Don Tonino Bello, Vescovo



pasquale orlando news sociali: Quaresima, Cenere in testa e Acqua sui piedi

domenica 17 marzo 2013

ciao Nicola


Ho saputo che ci ha lasciato Nicola Tritella valoroso dirigente delle Acli e dell'Us.ACLI. Teramo, l'Abruzzo, Roma, il nazionale, l'emigrazione europea, il regio tratturo e altre cento belle cose popolari ti ricorderanno a tutti noi. Ciao Nicola. Una preghiera.



pasquale orlando news sociali: ciao Nicola

sabato 16 marzo 2013

Il primo discorso di Laura Boldrini, neopresidente della Camera

«Vorrei innanzitutto indirizzare il mio saluto rispettoso al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano». «Faccio i miei auguri soprattutto ai più giovani: a chi siede per la prima volta in quest'aula. Sono sicura che insieme riusciremo nell'impegno straordinario di rappresentare nel migliore dei modi le istituzioni repubblicane». «Arrivo a questo incarico dopo aver trascorso tanti anni a difendere e rappresentare i diritti degli ultimi in Italia e nel mondo. E' un'esperienza che mi accompagnerà sempre e che metto al servizio di questa Camera». «Il mio pensiero va a chi ha perduto certezze e speranze. Abbiamo l'obbligo di fare una battaglia vera contro la povertà, e non contro i poveri: dobbiamo garantirli uno a uno. Quest'Aula dovrà ascoltare la sofferenza sociale. Dovremo farci carico dell'umiliazione delle donne uccise da violenza travestita da amore. Dovremo stare accanto ai detenuti che vivono in condizioni disumane e degradanti. Dovremo dare strumenti a chi ha perso il lavoro o non lo ha mai trovato, a chi rischia di perdere la Cig, ai cosiddetti esodati, che nessuno di noi ha dimenticato. Ai tanti imprenditori che costituiscono una risorsa essenziale per l'economia italiana e che oggi sono schiacciati dal peso della crisi, alle vittime del terremoto e a chi subisce gli effetti della scarsa cura del nostro territorio». «In Parlamento sono stati scritti dei diritti costruiti fuori da qui e che hanno liberato l'Italia e gli italiani dal fascismo. Ricordiamo il sacrificio di chi è morto per le istituzioni e dei morti per la mafia, che oggi vengono ricordati a Firenze». «Molto dobbiamo anche al sacrificio di Aldo Moro e della sua scorta. Scrolliamoci di dosso ogni indugio, nel dare piena dignità alla nostra istituzione che sta per riprendere la centralità del suo ruolo». «Facciamo di questa Camera la casa della buona politica. Il nostro lavoro sarà trasparente, anche in una scelta di sobrietà che dobbiamo agli italiani». «Sarò, la presidente di tutti, a partire da chi non mi ha votato, ruolo di garanzia per ciascuno di voi e per tutto il Paese». «L'Italia è Paese fondatore dell'Unione europea, dobbiamo lavorare nel solco del cammino tracciato da Altiero Spinelli. Lavoriamo perché l'Europa torni ad essere un grande sogno, un luogo della libertà, della fraternità e della pace. Anche i protagonisti della vita religiosa ci spingono a fare di più, per questo abbiamo accolto con gioia i gesti e le parole del nuovo pontefice, venuto emblematicamente "dalla fine del mondo"». «Un saluto anche alle istituzioni internazionali e - permettetemi - anche un pensiero per i molti, troppi volti senza nome che il nostro Mediterraneo custodisce». «La politica deve tornare ad essere una speranza, una passione». Pubblicato da pasquale orlando a 2

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lunedì 11 marzo 2013

PENSIONATI: IL CUD NON ARRIVA PIÙ A CASA


Dal 2013 i pensionati italiani non riceveranno più la busta con il cud. E' la decisione che l'Inps ha preso con la  circolare 32/2013  e che spiega che d'ora in avnati l’Istituto nazionale di previdenza sociale c utilizzerà solo i canali telematici, internet e posta elettronica, per inviare agli italiani la certificazione unica dei redditi di lavoro dipendente, pensione e assimilati (cud).

I cittadini potranno comunque richiedere il documento in forma cartacea sia all’Inps che ai Centri di assistenza fiscale come il Caf Acli.

Nella stessa circolare l’Inps informa su come ottenere il Cud:
- Recandosi agli sportelli veloci dell’Inps e in tutte le strutture territoriali, comprese quelle dei soppressi Inpdap ed Enpals;
- Recandosi nei Caf e portando il codice fiscale;  
- Recandosi agli “Sportello Amico” delle Poste italiane che rilasciano il Cud pensionati e il Cud assicurati al costo di 2,70 euro più iva;
- Facendo una richiesta allo sportello mobile aperto per gli utenti di oltre 85 anni e per pensionati residenti all’estero;
- Tramite richiesta telefonica chiamando i numeri: 0659054403; 0659053661; 0659055702 con orario 8.00-19,00 (ora italiana). Questa possibilità è riservata solo ai pensionati residenti all’estero.

Con gli strumenti informatici:  
- Tramite il sito internet dell’Inps utilizzando l’apposito Pin per identificarsi
- Tramite posta elettronica certificata (pec): l’Inps invierà il documento ai cittadini che hanno la pec.
- Tramite le postazioni informatiche self service dell’Inps e utilizzando il proprio Pin per identificarsi.  

L’Inps sottolinea infine che rimane “nella facoltà del cittadino richiedere la trasmissione del Cud in forma cartacea”. Ricevuta la richiesta, l’Inps invierà il documento per posta.

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Numero Verde per la richiesta del CUD 2013

pasquale orlando news sociali: Numero Verde per la richiesta del CUD 2013: l'INPS, al fine di venire incontro alle esigenze di tutti coloro che non sono in possesso delle competenze e delle risorse necessarie all'utilizzo del canale telematico, con il messaggio allegato, informa di avere attivato il numero verde 800.43.43.20, dedicato alla richiesta di spedizione del CUD al proprio domicilio, in aggiunta al tradizionale numero verde 803.164. Il numero è gratuito per le chiamate da rete fissa e non è abilitato alle chiamate da cellulari per i quali, invece, è a disposizione il numero 06.164.164, a pagamento in base al proprio piano tariffario. Il servizio è attivo 24 su 24 in modalità completamente automatica ed è supportato da operatori del contact-center dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 20.00 ed il sabato dalle 8.00 alle 14.00.

sabato 9 marzo 2013

Ammessi i rapporti di “Cocopro” per le Onlus


L’attività di un collaboratore riconducibile ad un progetto mirato al raggiungimento di un risultato autonomo, conseguito mediante un’azione che presenti evidenti spazi di autodeterminazione da parte del lavoratore, legittima un rapporto di collaborazione coordinata “a progetto” nell’ambito di una Ong-Onlus.

La precisazione è contenuta nella Circolare n. 7 del 20 febbraio 2013, emanata dal Ministero del Lavoro, che individua in particolare nella determinatezza dell’oggetto della prestazione, e nella predeterminazione dell’arco temporale per lo svolgimento della medesima, due elementi discriminanti per verificare la genuinità di rapporto di “cocopro”.


Ministero del Lavoro, Circolare n. 7 del 20/02/2013


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