sabato 16 luglio 2011

Il disagio dei pensionati verso la manovra finanziaria

pasquale orlando news sociali: Il disagio dei pensionati verso la manovra finanziaria: "La Segreteria nazionale della FAP ACLI apprezza lo sforzo comune teso ad affrontare l'emergenza finanziaria del Paese dopo il saggio invito del Presidente Napolitano. Insiste, per�nel far rilevare che troppo alto �il carico che viene messo sulle spalle dei pensionati e dei lavoratori che vedono allargarsi la forbice sociale ai loro danni.
E' necessario - ha detto Pasquale Orlando, Segretario nazionale della FAP ACLI - cercare nel privilegio il tesoretto da dedicare al risanamento e alla crescita lavorando all'ipotesi di una patrimoniale sulle grandi rendite e i grandi patrimoni non produttivi che non generano lavoro.
La FAP ricorda l'emergenza della non autosufficienza e la necessit�di una riforma dell'assistenza capace di sostenere la vita ed i consumi di milioni di pensionati poveri e in via di impoverimento'.
La Segreteria nazionale invita tutti gli iscritti attraverso le articolazioni provinciali e regionali a partecipare alle tante iniziative unitarie che da nord a sud stanno caratterizzando il disagio dei pensionati verso una manovra necessaria e urgente che resta ingiusta."

Manovra: Acli, accanimento sulle famiglie e disinteresse per i poveri

«E’ scandaloso l’accanimento sulle famiglie e il disinteresse per i poveri che emerge da questa manovra economica». Nel giorno in cui l’Istat denuncia la presenza in Italia di oltre tre milioni di persone in povertà assoluta, il presidente nazionale delle Acli, Andrea Olivero, torna a commentare la manovra finanziaria in corso di approvazione, con riferimento ai tagli “orizzontali” per tutte le agevolazioni fiscali a favore dalle famiglie: dagli sconti per i figli, agli asili agli interessi sui mutui. «Non possiamo non denunciare quanto sta avvenendo in queste ore – spiega Olivero - Non si è avuto il coraggio di colpire le transazioni finanziarie né di introdurre una patrimoniale per i più ricchi, si è avuto invece il coraggio di colpire pesantemente le famiglie e di ignorare ancora una volta la condizione di povertà assoluta in cui versano tre milioni di persone nel nostro Paese». «Abbiamo compreso e apprezzato l’invito alla responsabilità delle istituzioni di fronte alle speculazioni internazionali – conclude il presidente delle Acli –. Ma abbiamo il dovere di ribadire che se la tenuta dei conti è fondamentale, la tenuta della coesione sociale lo è almeno altrettanto».

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