giovedì 29 dicembre 2011

Il commissario delle ACLI di Isernia Pasquale Orlando visita la sede di Agnone


nella foto sopra (Pasquale Orlando con Antonio Palumbo del Patronato ACLI)
nella foto a lato (Gianluca Di Giovanni , Davide Di Riscio, Pasquale Orlando, Antonio Palumbo)
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domenica 11 dicembre 2011

Come cambiano le pensioni La rivoluzione et�per et�


Come cambiano le pensioni La rivoluzione età per età

LA RIFORMA DELLA PREVIDENZA


Ritiro a 66 anni dal 2018, nel 2050 ci vorranno 46 anni di contributi. Niente aumento per il 76%

Pensione di anzianità dopo 42 anni, con l'abolizione delle cosiddette quote e pensione di vecchiaia a 66 anni per gli uomini e a 62 per le donne, già a partire dal 2012. Per il resto, sì al contributivo «pro rata» per tutti dall'anno prossimo, abolizione delle finestre di uscita (i 12 mesi di attesa), e blocco per due anni dell'adeguamento all'inflazione, ad eccezione dei trattamenti più modesti (sino a 936 euro al mese). Queste, in estrema sintesi, le misure più significative del pacchetto previdenziale nella manovra.


Età di vecchiaia
La lenta equiparazione dell'età pensionabile delle donne con quella degli uomini e poi con i 67 anni per tutti è stata accelerata, e in maniera per niente soft. Dal primo gennaio 2012 l'età sale a 62 anni (uno scalone simile a quello messo in atto dalla riforma Maroni, che però non ha mai visto la luce) e sarà ulteriormente elevata a 63 anni e 6 mesi nel 2014, a 65 anni nel 2016 e a 66 a partire dal 2018. Per le lavoratrici autonome (commercianti, artigiane e coltivatrici dirette), invece, lo scalone del 2012 è di 3 anni e 6 mesi (l'età sale da 60 a 63 anni e mezzo). Soglia che sale ulteriormente a 64 e 6 mesi nel 2014, a 65 e 6 mesi nel 2016, sino a raggiungere i 66 anni dal gennaio del 2018. L'elevazione dell'età ci sarà anche per gli uomini, i quali a partire dal 2012 potranno ottenere la pensione di vecchiaia dopo aver compiuto 66 anni. Per loro in sostanza non cambia nulla, in quanto sino a oggi potevano averla sì a 65 anni, ma comunque dovevano aspettare un ulteriore anno (in pratica i 66) per poterla riscuotere.


Addio anzianità
Da circa 20 anni nell'occhio del ciclone, il pensionamento anticipato con 40 anni, a prescindere dall'età anagrafica, stavolta non è rimasto in piedi. A partire dal 2012 per ottenere la pensione prima dell'età della vecchiaia occorrono 42 anni ed un mese per gli uomini e 41 anni ed 1 mese per le donne, requisiti, anche qui, parametrati alle speranze di vita a partire dal 2013. Tali requisiti sono comunque aumentati di un ulteriore mese per il 2013 e di un ulteriore mese a decorrere dal 2014. Questo, in sostanza, significa che nel 2013, ad esempio, anno in cui si comincia ad elevare tutti i parametri anagrafici sulla base delle cosiddette speranze di vita, il minimo di contributi richiesto per il pensionamento anticipato sarà di 42 anni e 5 mesi per gli uomini e 41 anni e 5 mesi per le donne (42 o 41 anni e due mesi più i tre mesi di aumento per via delle speranze di vita). Ma non è finita qui. Al fine di disincentivare il pensionamento anticipato rispetto a quello di vecchiaia, è stata introdotta una misura di riduzione. Qualora, infatti, si chieda la pensione di anzianità prima dei 62 anni di età, l'assegno verrà corrisposto, per la quota retributiva, con una riduzione pari al 2% per ogni anno di anticipo. Se, ad esempio, si richiede la pensione, dopo aver raggiunto i 42 anni (e rotti), all'età di 60 anni, si riscuoterà, per la quota di pensione calcolata con il sistema retributivo, un assegno decurtato del 4%. Il pensionamento anticipato sarà possibile anche per i giovani, coloro cioè che hanno cominciato a lavorare dopo il 31 dicembre 1995. Per ottenerlo, dovranno aver compiuto 63 anni di età e poter far valere un minimo di 20 anni di contribuzione effettiva. Vi sono inoltre due altre condizioni: bisogna cessare l'attività lavorativa e l'importo del trattamento deve almeno raggiungere un minimo pari a 2,8 volte l'assegno sociale (1.200 euro di oggi). Addio anche alle finestre.


La vita si allunga
La manovra di luglio ha anticipato al 2013 (doveva partire dal 2015) l'adeguamento, che dal 2019 avverrà con cadenza biennale (e non più triennale, come era in origine) in base ai dati forniti dall'Istat. La riforma Monti stabilisce che in assenza dell'incremento dato dalle variazioni demografiche, a partire dal 2021 l'età del pensionamento non può avvenire comunque prima di 67 anni di età.


Chi si salva
Le nuove regole sulle pensioni non si applicano a tutti coloro che hanno raggiunto o raggiungono i requisiti (età e contributi) entro questo mese. Peraltro ben il 76% delle pensioni esistenti saranno interessate dal provvedimento che congela l'indicizzazione per due anni. E le nuove regole sul ritiro si applicano anche alle donne, fino però al 2015, che opteranno per il calcolo interamente contributivo, anche per l'anzianità maturata prima del gennaio 1996, che possono ottenere la pensione di anzianità sulla base di 35 anni di contributi e 57 anni di età (58 anni le lavoratrici autonome); ai lavoratori collocati in mobilità, sulla base di accordi sindacali stipulati prima del 31 ottobre 2011 e che maturano i requisiti per il pensionamento entro il periodo di fruizione della mobilità; ai lavoratori collocati in mobilità lunga; ai lavoratori che al 31 ottobre 2011 sono titolari di prestazione straordinaria a carico dei fondi di solidarietà di settore (esuberi bancari, assicurativi, ecc.); lavoratori che, antecedentemente alla data del 31 ottobre 2011, siano stati autorizzati alla prosecuzione volontaria.
Contributivo per tutti
Il passaggio al contributivo per tutti sarà pro-rata. E cioè riguarderà la sola contribuzione versata dopo il 31 dicembre 2011. Nel decreto una clausola di salvaguardia precisa che l'importo del trattamento calcolato con il pro-rata non può comunque superare quello che sarebbe scaturito dal calcolo tutto retributivo.

Domenico Comegna



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domenica 4 dicembre 2011

FAP Acli: “In pensione dopo 43 anni? Un obolo dei poveri alle casse pubbliche”

FAP Acli: “In pensione dopo 43 anni? Un obolo dei poveri alle casse pubbliche”

Il segretario nazionale Pasquale Orlando: “Netta contrarietà alle ipotesi di riforma del Governo,

sì ad un confronto autentico con le parti sociali”

Roma, 3 dicembre 2011 - “Le anticipazioni relative alla nuova riforma delle pensioni che il governo si accinge ad approvare fanno pensare ad un approccio ai temi della previdenza basato sulla volontà di fare esclusivamente cassa con le pensioni. Così facendo è evidente che il tema del sostegno ai giovani viene usato solo strumentalmente e non per dare risposte effettive”. Lo afferma Pasquale Orlando segretario nazionale della Fap – Federazione anziani e pensionati Acli, che chiede “un confronto autentico” tra esecutivo e parti sociali.


I giornali – prosegue - parlano di una riforma che prevede il blocco dell'adeguamento all'inflazione delle pensioni in essere, che colpirebbe le fasce più deboli, già impoverite dalla caduta del potere d'acquisto di salari e pensioni. Sarebbe un provvedimento che aggraverebbe le condizioni di vita dei pensionati e delle famiglie popolari, che si sono fatte sempre più difficili, con effetti anche sulle condizioni generali del Paese, segnate dalla caduta dei consumi e delle dinamiche recessive ".

“Esprimiamo – continua il segretario nazionale della Fap Acli - netta contrarietà anche all' ipotesi di portare a 43 gli anni di contribuzione necessari per accedere alla pensione di anzianità. I lavoratori - protesta pasquale Orlando- non avrebbero nessun aumento alla pensione, in pratica lavorerebbero gratis. E' un obolo, una donazione alle casse pubbliche da parte dei più poveri. Vorremo invece sapere qual è il conto che debbono pagare i ricchi.”

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lunedì 14 novembre 2011

Il tuo talento per il nuovo lavoro.Un progetto della FAP ACLI di Isernia.



Le ACLI e la Fap (federazione Anziani e Pensionati) di Isernia avvieranno il progetto Rigenerazioni dedicato al dialogo tra le generazioni e la vita attiva degli anziani.L'idea è quella di offrire una proposta di volontariato professionale agli anziani che vogliono contribuire alla riscoperta di antichi mestieri per favorire l'inserimento lavorativo dei giovani."Vogliamo valorizzare il talento degli anziani per creare nuovo lavoro- afferma Pasquale Orlando, segretario nazionale della Fap ACLI - indicando un percorso di dialogo tra le generazioni. Abbiamo già creato una banca dei mestieri per valorizzare le competenze maturate nel corso della vita lavorativa dei nostri soci pensionati e aprire un dialogo sociale sulla creazione di impresa e lavoro".Isernia è stata individuata come sede campione dalla federazione nazionale e dalle ACLI di Roma. Dai prossimi giorni partiranno le attività sia di ricerca che di laboratorio sociale.

sabato 5 novembre 2011

Diritti e doveri delle colf a fumetti



Anamaria è ecuadoregna, ha cinque figli che non vede mai perché lavora in Italia. Katja: viene dall’est Europa, meno figli ma stesso destino di Anamaria. Joselyn, straniera, lavora comecameriera, colf e infermiera per la stessa persona.

Sono alcune delle “Storie di lavoratrici domestiche migranti”, un opuscolo delle Acli Liguria sulla condizione dei lavoratori presenti nelle case come colf, camerieri e badanti.

Il volume, che sarà presentato a Genova l’8 novembre, è stato prodotto dalle Acli Liguria, insieme alle Acli colf, alla Fap – la Federazione anziani pensionati delle Acli – e in collaborazione con il dipartimento welfare delle Acli nazionali e sarà distribuito in tutte le sedi del Patronato Acli in Liguria.

La rappresentazione a fumetti offre una lettura chiara e suggestiva dei vissuti di donne lavoratrici, spesso mamme, che hanno lasciato nei Paesi d’origine la famiglia per venire a lavorare nelle case italiane con anziani, bambini e disabili.

Scopo della pubblicazione è di dare dignità al lavoro domestico e di cura, far conoscere i diritti e doveri dei lavoratori e delle famiglie che li assumono e promuovere il rispetto e la cooperazione reciproca tra le parti.

Il volumetto, stampato in 1000 copie, si conclude con un vademecum, purtroppo solo in italiano, con le “13 regole d’oro per il lavoro domestico”: è un elenco di diritti e doveri dei lavoratori impiegati nelle case.

All’interno vi sono temi che vanno dal periodo di prova alla durata del lavoro giornaliero, dal riposo settimanale ai contributi Inps, alle assenze sul lavoro fino al dovere, per i lavoratori, di pagare le tasse.

La presentazione si svolgerà l’8 novembre a Genova, ore 16.00, presso la Comunità latino-americana della parrocchia di S. Caterina in viale 4 novembre 5.

Intervengono: Chiara Volpato, coordinatrice Welfare Acli Liguria, Vittoria Boi, responsabile nazionale Acli dipartimento Welfare, David Recchia, coordinatore nazionale Acli dipartimento Welfare, Raffaella Maioni, segretaria nazionale Acli colf, Pasquale Orlando, segretario nazionale Fap Acli, Raffaele Gazzai, presidente regionale Acli Liguria, Davide Caviglia, referente regionale welfare Acli Liguria.

Per informazioni: Acli Liguria tel. 01025332270, email liguria@acli.it.

venerdì 21 ottobre 2011

ci vogliono far litigare ma dalla crisi si esce insieme. dialogo tra generazioni


L’Europa dedica l’anno 2012 all’”invecchiamento attivo e solidarietà tra le generazioni”.
Si tratta di una importante occasione per affrontare un problema complesso che occorre analizzare correttamente, senza mistificazioni e pregiudizi, per formulare risposte adeguate e risolutorie. Sarebbe tempo drammaticamente perso se servisse solo a fare celebrazioni, appelli, auspici, buoni propositi.

Individuare le vere cause del conflitto tra le generazioni.
Auspicare l’ “invecchiamento attivo” senza porsi anche i problemi che riguardano le nuove generazioni sarebbe limitativo, parziale, inadeguato con il rischio di lasciar crescere un conflitto intergenerazionale dagli esiti imprevedibili.
Perciò occorre innanzitutto rimuovere le infondate accuse, palesi o subdole, verso le persone anziane le cui colpe sarebbero l’allungamento della vita media e con essa del periodo di pensionamento con la conseguente crescita dei costi di welfare (pensioni, servizi sanitari, assistenza, ecc.): l’allungamento della vita è invece un successo, il sistema previdenziale e pensionistico italiano è in perfetto equilibrio e le pensioni sono per il 80% al disotto dei 1.000,00 euro al mese e sono in continua perdita del potere d’acquisto (-30% negli ultimi 5 anni); sanità ed assistenza sono state innanzitutto vessate dalla cattiva gestione, dagli sprechi e dagli abusi clientelari della bassa politica e solo in seconda istanza dalla crescita della domanda di servizi da parte degli anziani.
Tutti gli studi compresa l'ultima rilevazione Istat parlano di Pensionati in bolletta. Uno su due vive in condizioni economiche disagiate. Rispetto a dieci anni fa, un crollo. Anche delle aspettative. Se nel 2000 buona parte dei pensionati pensava di poter progettare con tranquillità gli anni della propria vita, nel 2010 un over 60 su tre guarda al futuro con estremo timore. Per il 32% dei pensionati italiani l'assegno dell'Inps non basta per arrivare a fine mese e per condurre una vecchiaia dignitosa.I dati - emersi da una ricerca della Cna sulle condizioni di vita degli anziani, realizzata da Swg - sono ancora più impietosi per alcune categorie. Come per gli artigiani, il 70% dei quali vive in condizioni di povertà.

La pensione, insomma, da rifugio della vecchiaia rischia di diventare il ricettacolo di tutte le insicurezze. A dirlo, gli stessi over60, che si sentono sempre più abbandonati dallo Stato, sebbene dai dati emerga la diminuzione della tendenza a rifugiarsi nel sistema previdenziale privato.
Altrettanto infondate sono le accuse verso le nuove generazioni di essere “bamboccioni” e di non voler accedere alle occupazioni più umili lasciandole agli immigrati, quando invece sono stati sottoposti ad umilianti ed infiniti percorsi formativi senza esito professionale, alla precarietà in un numero spropositato (quasi 4 milioni) e senza fine con il pretesto della mobilità, accusando padri e nonni di essersi accaparrato una quantità ingente di risorse.

Le cause vere e strutturali del conflitto tra le generazioni risiedono invece
nei macroscopici mutamenti demografici nei quali è evidente l’invecchiamento della popolazione, la diminuzione delle nuove generazioni dovuta ai profondi mutamenti dell’assetto economico delle famiglie ed alla assenza di qualsiasi politica di sostegno;
nella crisi economica, la decrescita, la iniqua distribuzione della ricchezza e dei redditi, la iniquità fiscale e la macroscopica evasione fiscale;
negli sprechi di denaro pubblico, per assenza di una adeguata ristrutturazione della pubblica amministrazione e dei servizi;
nella totale assenza di politiche di sviluppo e di una grande riconversione economica e produttiva e risistemazione del sistema finanziario
nella disoccupazione giovanile crescente e nella precarizzazione della occupazione dei giovani e degli over 40;
nella disoccupazione ed inoccupazione femminile;
nella marginalizzazione del lavoro di cura, con particolare riferimento a quello non formale della famiglia;


Sarebbe perciò limitativo porsi unicamente il problema della lievitazione dei costi del welfare (sanità) e delle pensioni e del sistema previdenziale per indicare la via breve del “togliere ai vecchi per dare ai giovani”. E cioè: innalzare l’età pensionabile ed abbattere il coefficiente di trasformazione, ridurre i servizi sociali e sanitari, ecc. . Questo tipo di interventi possono solo apparentemente tentare di mettere in equilibrio i conti pubblici, ma non avrebbero altro esito che quello di accrescere la povertà degli anziani e delle famiglie.
Mentre, al fine di risolvere il conflitto tra generazioni, in una diffusa e crescente condizione di precarietà, di bassi salari e compensi per i giovani, occorre porsi immediatamente il drammatico problema della tenuta del sistema di solidarietà (le pensioni di oggi pagate anche con i bassi contributi di oggi), ma anche della assoluta inconsistenza delle pensioni che verranno per i giovani di oggi, mentre appare inconsistente ogni ipotesi di compensazione attraverso la costituzione di pensioni complementari.



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mercoledì 28 settembre 2011

MEZZOGIORNO: ACLI, EMIGRAZIONE GIOVANI “DANNO INSOSTENIBILE PER ECONOMIA E FAMIGLIE"


MEZZOGIORNO: ACLI, EMIGRAZIONE GIOVANI “DANNO INSOSTENIBILE PER ECONOMIA E FAMIGLIE"

Roma, 28 settembre 2011 - Lo “tsunami demografico” paventato dallo Svimez per il Sud Italia – con un giovane su quattro destinato ad emigrare nei prossimi anni - rappresenta «un danno insostenibile per l’economia e le famiglie del Mezzogiorno». Ad affermarlo è il responsabile delle Acli per il MezzogiornoGianluca Budano, presidente delle Acli pugliesi.

«I dati del Rapporto Svimez purtroppo non ci meravigliano – spiega Budano –, anzi confermano le preoccupazioni da anni manifestate e l'idea che i problemi del Paese, simili lungo tutto lo Stivale, si ripercuotono con intensità sempre maggiore nel Mezzogiorno. La forte emigrazione di giovani cervelli verso l’estero o il Nord Italia procura un danno insostenibile all’economia del mezzogiorno e prima ancora alle famiglie, che nella formazione dei figli hanno investito le proprie risorse e assistono alla beffa di vedere i benefici dei loro investimenti ripercuotersi in territori diversi da quelli d’origine».

Il tema della formazione è «cruciale», secondo le Acli, che richiamano i dati Istat sui giovani “neet” (not in education, employment, or training) – fuori da lavoro, studio o formazione – che risiedono per il 58% nel Mezzogiorno, il 30% della popolazione tra i 15 e i 29 anni.

Per Budano: «Occorre pensare a politiche di formazione professionale mirate, non estemporanee, fortemente legate al territorio e ai suoi specifici bisogni formativi e occupazionali. Nella stessa ottica va vista lariforma del sistema di collocamento dei lavoratori, che oggi riesce ad occupare nel Sud solo 3,9% dei giovani tra i 15 e i 34 anni, contro il 7,9% del Centro e il 10,9% del Nord. Affidare la gestione di questi servizi ad un sistema pubblico-privato sociale può essere una strada».


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domenica 25 settembre 2011

L'Italia sono anch'io": le Acli impegnate nella raccolta di firme per riconoscere la cittadinanza italiana a chi nasce in Italia

Partirà il prossimo 1° ottobre la raccolta di firme a sostegno di due proposte di legge di iniziativa popolare, finalizzate a riconoscere la cittadinanza italiana a chi nasce in Italia e il diritto di voto ai cittadini immigrati che risiedano in Italia da almeno 5 anni.

L’iniziativa, che è promossa da 19 organizzazioni della società civile, si propone di raccogliere almeno 50.000 firme di cittadini italiani entro 6 mesi, e di presentare quindi i due progetti di legge al Parlamento.

"Si tratta di una campagna di civiltà – ha affermato Antonio Russo, responsabile dell'Area Immigrazione delle Acli – volta a colmare un ritardo culturale del nostro Paese, dove vivono e lavorano oltre 5 milioni di stranieri regolari, cittadini di fatto ma non di diritto”.



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sabato 24 settembre 2011

Orlando: Sud, una nuova strategia dopo l'assistenzialismo


ACLI ISERNIA al meeting Acli Sud Risorsa Mezzogiorno

Orlando: Sud, una nuova strategia dopo l'assistenzialismo

Il Denaro - ‎15/set/2011‎
Dal 15 al 18 settembre le Acli del Sud Italia e Risorsa Mezzogiorno saranno impegnate in un meeting a Telese (Bn) per discutere, con ospiti di rilievo nazionale dei temi dello sviluppo e della crescita: domani pomeriggio è prevista la presenza del ...


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martedì 13 settembre 2011

“Risorsa Mezzogiorno: il bello e il buono del Sud”: dopodomani l’avvio del meeting delle Acli a Telese Terme con il ministro dell’Agricoltura Saverio

pasquale orlando news sociali: “Risorsa Mezzogiorno: il bello e il buono del Sud”: dopodomani l’avvio del meeting delle Acli a Telese Terme con il ministro dell’Agricoltura Saverio

Telese Terme (BN), 13 settembre 2011 – Le Acli delle regioni del Sud Italia si incontreranno a Telese Terme dal 15 al 18 settembre per discutere di capitale sociale meridionale, relazioni sociali e valorizzazione turistica e culturale del Mezzogiorno. Tra gli ospiti dell’evento, i ministri Romano e Carfagna, il sottosegretario all’Economia Miccichè, oltre a rappresentanti di organizzazioni professionali, enti del turismo sociale, cooperative di inserimento lavorativo, associazioni di consumatori, federazioni dei pensionati, gruppi di tutela ambientale, personaggi del mondo della politica, della cultura, della ricerca, dell’università, dello sport, della comunicazione.
Apertura giovedì il 15 settembre alle 17.30 con l’inaugurazione del meeting da parte del Presidente di Acli Risorsa Mezzogiorno Pasquale Orlando ed i saluti di Pasquale Carofano, sindaco di Telese Terme, Pasquale Izzo, sindaco di San Salvatore Telesino, Gennaro Masiello, presidente della Camera di Commercio di Benevento, Aniello Cimatile, presidente della provincia di Benevento ed il senatore Salvatore Lauro. Alle 18.00 convegno sul tema “Un patto nuovo tra agricoltura e territorio: la sfida delle eccellenze”, che vedrà la partecipazione, tra gli altri, del ministro dell’Agricoltura Saverio Romano, del presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati Paolo Russo, del vicepresidente della commissione Agricoltura del Senato Alfonso Andria, del presidente della commissione trasparenza della Regione Campania Nicola Caputo. L’incontro sarà presieduto da Michele Rizzi, vicepresidente nazionale delle Acli e moderato da Attilio Romita, giornalista Rai. Presenti anche Antonio Carbone, presidente nazionale Alpa, Andrea Ferrante, presidente nazionale Aiab, Alfonso Pascale, presidente nazionale della Rete fattorie sociale, Michele Zannini, presidente di Acli Terra. Nel corso dell’evento porteranno le loro testimonianze i responsabili di Acli Terra di Puglia, Sicilia e Calabria.
Venerdì, invece, porterà il suo saluto alla platea, in un orario ancora da definire, il ministro alle Pari Opportunità Mara Carfagna. Alle 10.30 si discuterà di “Nuove forme di intermediazione nel mercato del lavoro”, con, tra gli altri, il parlamentare europeo Clemente Mastella ed i deputati nazionali Luigi Bobba e Pasquale Viespoli. Alle 18.30 si discuterà della “chiave sociale del turismo termale” con il sottosegretario all’Ambiente Giampiero Catone e l’onorevole Nunzia De Girolamo. Concluderà l’assessore regionale al turismo Giuseppe De Mita.
Sabato alle 10.30 convegno sul tema “La rete delle ACLI del Sud: una risorsa per lo sviluppo e la coesione sociale” con i presidenti regionali di tutte le realtà acliste del Mezzogiorno. Alle 17.30 sarà presentato il libro di Manuela Piancastelli “Una vigna chiamata Sannio”. Alle 18.30 si discuterà di “Capitale sociale e rete infrastrutturale, chiavi di sviluppo dell’economia del territorio”. Saranno presenti, tra gli altri, Gianfranco Miccichè, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega al CIPE ed il presidente nazionale delle Acli Andrea Olivero. Il meeting si concluderà domenica mattina alle 10 con la santa messa celebrata da monsignor Michele De Rosa, vescovo Diocesi Telese – Cerreto - Sant’Agata De’Goti.
Per tutto il meeting sarà possibile partecipare a degustazioni continuative della cucina tradizionale. Un'occasione imperdibile per poter assaggiare i migliori prodotti dei vitigni nostrani ed imparare i principi che stanno alla base di un buon connubio cibo – bevanda con degustazioni guidate.
“La nostra idea – spiega Pasquale Orlando, presidente nazionale della FAP Acli e promotore del meeting - è agire sulla macroregione Mezzogiorno coinvolgendo con informazione, formazione, tutela e promozione la società civile, i soggetti economici, gli enti locali in una rete virtuosa più forte capace di produrre sviluppo e occupazione. Vogliamo costruire il valore aggiunto del capitale sociale meridionale a partire dalle risorse territoriali. La risorsa mezzogiorno: capitale umano, territorio e legami sociali. Di questo discuteremo nei quattro giorni di eventi.”

Per comunicazioni: 3403008340 - 3939019211

sabato 10 settembre 2011

RISORSA MEZZOGIORNO : IL BELLO E IL BUONO DEL SUD




Cento bandiere delle ACLI e delle Associazioni specifiche del sistema aclista annunciano a Telese Terme e alla Valle Telesina il prossimo meeting di Risorsa Mezzogiorno magazine delle ACLI meridionali.
Gli ultimi giorni per ritoccare il ricco programma politico e culturale della quattro giorni dedicata al bello e al buono del sud.

Diversi i temi dei convegni:

- Un patto nuovo tra agricoltura e territorio: la sfida delle eccellenze;
- Nuove forme di intermediazione nel mercato del lavoro
- La chiave sociale del Turismo Termale;
- La rete delle ACLI del Sud: una risorsa per lo sviluppo e la coesione sociale;
- Capitale sociale e rete infrastrutturale, chiavi di sviluppo dell’economia del territorio;
- Il Governo del Mezzogiorno oltre la crisi.

Ospiti prestigiosi, quaranta stand dedicati alle tipicità, spettacoli mostre e seminari per saldare capitale sociale e programmi di sviluppo.
"Proponiamo una macroregione in grado di giocare eccellenze nella sfida dell'innovazione- spiega Pasquale Orlando, presidente dell'associazione promotrice Risorsa Mezzogiorno- daremo voce a chi lavora con passione in agricoltura, nel turismo, nel sociale, aprendo un confronto con imprenditori e istituzioni".
Appuntamento a Telese Terme, quindi, dal 15 al 18 settembre!

pasquale orlando news sociali: RISORSA MEZZOGIORNO : IL BELLO E IL BUONO DEL SUD

mercoledì 24 agosto 2011

ITALIANI SI DIVENTA: Invito alla celebrazione del 150° a Ca’ dè Soresini

I vini del Sannio saranno presenti a Ca Soresina (Cremona) per una giornata promossa dalle ACLI in occasione del 150* anno dell'Unità d'Italia.
L'iniziativa che tende a rafforzare i valori dell'unità nazionale e della coesione sociale vedrà la partecipazione dei dirigenti aclisti campani Pasquale Orlando presidente nazionale della Federazione Anziani e Pensionati e di Michele Zannini presidente delle ACLI Terra.
Significativamente ci sarà il vino di "Terra dei Briganti" prodotto nella terra sannita che tanto sangue ha versato nelle convulse fasi dell'unificazione e oggi rischia addirittura di perdere la Provincia di Benevento nata come giusto risarcimento .

ITALIANI SI DIVENTA: Invito alla celebrazione del 150° a Ca’ dè Soresini




Circolo Acli di Ca’ dè Soresini
Comune di San Martino del Lago
Circoli Acli del Casalasco
Acli Provinciali Cremonesi


Invito alla celebrazione del 150°

sabato 27 agosto 2011
ore 17.00 Palazzo Comunale di S. Martino del Lago


ITALIANI SI DIVENTA

Saluti istituzionali:

Dino Maglia, Sindaco del Comune di San Martino del Lago
Dario Ruggeri, Presidente Unione dei Comuni “Palvareta Nova”
Massimiliano Salini, Presidente della Provincia di Cremona
S.E. il Prefetto di Cremona,Tancredi Bruno di Clarafond

Interventi: modera Roberto Oliva, Segretario Generale Acli

anziani e coesione sociale - Pasquale Orlando, Presidente nazionale Fap Acli
sviluppo e salvaguardia del creato - Michele Zannini, Presidente nazionale Acli Terra
sussidiarietà e solidarietà - G.Battista Armelloni, Presidente Acli Lombardia
lavoro e formazione - G.Battista Brunati, Presidente Acli e Fond. Enaip Lombardia


- al termine aperitivo tricolore -

Per chi lo desidera l’invito è esteso anche alla partecipazione della tradizionale Festa del Socio al Circolo Acli “S. Pietro m.” a CA’ DE’ SORESINI: ore 19.15 S. Messa, celebrante don Mario Martinengo e alle ore 20 cena conviviale

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martedì 23 agosto 2011

Dal 15 al 18 settembre a Telese quattro giorni con Risorsa Mezzogiorno


Dal 15 al 18 settembre a Telese quattro giorni con Risorsa Mezzogiorno


Risorsa Mezzogiorno ©. Una iniziativa per costruire il valore aggiunto del capitale sociale meridionale.
Dal 15 al 18 settembre saremo a Telese Terme per quattro giorni di dialogo e studio sul mezzogiorno che cambia, in contemporanea mostre e degustazioni: al centro le eccellenze agroalimentari e turistiche.
Una nuova stagione di consapevolezza che faccia sentire alle popolazioni del Mezzogiorno i prodotti e le risorse naturali e culturali come proprie. Volano di una nuova stagione di sviluppo e occupazione ed elemento indispensabile per la qualità della vita.

Nella concorrenza acerrima sull’agroalimentare e sul turismo è necessario dotare il Mezzogiorno di un supplemento d’anima, far pesare cioè nella competizione territoriale il senso della sfida collettiva.

Del resto il principale limite delle campagne sulla tipicità è quello di restare confinate nei territori d’origine. Pubblicità ed eventi importanti rivolti essenzialmente alle popolazioni che già li conoscono.

La nostra idea è agire sulla macroregione mezzogiorno coinvolgendo con informazione, formazione, tutela e promozione la società civile, i soggetti economici, gli enti locali in una rete virtuosa più forte capace di produrre sviluppo e occupazione.

Vogliamo costruire il valore aggiunto del capitale sociale meridionale a partire dalle risorse territoriali. La risorsa mezzogiorno: capitale umano, territorio e legami sociali.

Gli strumenti di questo lavoro sono tanti noi abbiamo prodotto un portale web, una rivista, una guida delle eccellenze nascoste, seminari regionali, convegni ed eventi di massa.

pasquale orlando news sociali: Dal 15 al 18 settembre a Telese quattro giorni con Risorsa Mezzogiorno

sabato 20 agosto 2011

Il lavoro 'scomposto'. Dal 1� al 4 settembre l'Incontro di studi delle Acli

“Il lavoro scomposto” (Verso una nuova civiltà dei diritti, della solidarietà e della partecipazione) è il titolo del 44° Incontro nazionale di studi delle Acli, che si terrà quest’anno per la prima volta a Castel Gandolfo, dal 1° al 4 settembre.

Nel trentennale della “Laborem exercens”, pietra miliare della dottrina sociale della Chiesa, le Associazioni cristiane dei lavoratori italiani riflettono sui «poderosi cambiamenti» che negli ultimi decenni «hanno reso irriconoscibile il panorama del lavoro e delle sue rappresentazioni sociali, della produzione e del consumo». Il lavoro è “scomposto”, secondo le Acli, perché «fatica a ritrovare il suo significato, personale e sociale», tra precarizzazione dei percorsi lavorativi, moltiplicazione delle condizioni giuridico-contrattuali, perdita di valore dell’economia reale, immaterialità dei prodotti e dei capitali, individualizzazione dell’esperienza.

«Ma se si scompone il lavoro, è la persona che rischia la sua integrità. E’ la società che vede disfarsi la sua rete solidale e partecipativa». Un rischio «che non è però un esito inevitabile». Le Acli fanno riferimento alla “Caritas in Veritate” di Benedetto XVI, prima enciclica sociale del nuovo secolo, e riconoscono nella “civilizzazione dell’economia”, a partire dai problemi del lavoro e dei lavoratori, «l’asse valoriale e spirituale» intorno al quale costruire «una nuova visione di società, aperta e solidale».

I lavori del 44° Incontro nazionale di studi si svolgeranno a Castel Gandolfo presso il Centro Mariapoli (Via San Giovanni Battista de La Salle), a partire dal pomeriggio di giovedì 1 settembre. Apre la relazione introduttiva del presidente delle Acli, Andrea Olivero. Previsti nei giorni successivi gli interventi del ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Maurizio Sacconi; del ministro dell’Economia e delle Finanze, Giulio Tremonti, del cardinale segretario di Stato Vaticano Tarcisio Bertone.

Tra i relatori si alterneranno: mons. Giuseppe Merisi, presidente della Caritas Italiana; Tania Groppi (università di Siena); Roberto Mancini (Università di Macerata); Ivo Lizzola (Università di Bergamo); Lorenzo Caselli (Università di Genova); Michele Colasanto (Università Cattolica di Milano); Francesco Totaro (Università di Macerata); Daniele Marini (Università di Padova); Alessandra Servidori, consigliera nazionale di parità del Ministero del Lavoro.

Quindi Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl, Fulvio Fammoni, segretario confederale Cgil; Giorgio Guerrini, presidente di Confartigianato; Luigi Marino, presidente di Confcoopetavie; Natale Forlani, direttore generale dell’immigrazione per il Ministero del Lavoro; Alessandro Laterza, presidente della commissione cultura di Confindustria.

E ancora, mons. Mario Toso, segretario del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace; Stefano Zamagni, presidente dell’Agenzia per le Onlus; Mauro Magatti (Università Cattolica di Milano); Enrico Letta, per il Partito Democratico; Enrico Giovannini, presidente dell’Istat.

Domenica 4 settembre le Acli parteciperanno alla preghiera dell’Angelus con Benedetto XVI.



pasquale orlando news sociali: Il lavoro 'scomposto'. Dal 1� al 4 settembre l'Incontro di studi delle Acli

mercoledì 10 agosto 2011

Giù le mani dalle pensioni e dal welfare

"La drammaticità della situazione economica crea un grande disagio sociale quindi per risanare il deficit il governo non tocchi ancora le pensioni e il welfare". Così ha affermato Pasquale Orlando, segretario nazionale della Federazione Anziani e Pensionati sulla correzione della manovra in corso in queste ore dopo i richiami della BCE.
"Servono maggiore attenzione e studio per cercare sprechi e privilegi da cancellare- ha detto Pasquale Orlando- invece di tornare sempre a toccare le pensioni che restano un baluardo della coesione sociale"
Per quanto riguarda la riforma del welfare si può lavorare per garantire correzione di eventuali abusi sulle pensioni di invalidità ma garantendo servizi certi a tutta l'area della non autosufficienza oggi abbandonata a sè stessa. Un Paese come l'Italia non può sempre far pagare il conto ai pensionati e alle comunità locali- ha chiarito Orlando- senza mettere mano alla pletorica organizzazione statuale e soprattutto ai costi della politica e dell'amministrazione"
"E' necessario anticipare la riforma fiscale- affermano alla Fap ACLI- riducendo l'Irpef alle fasce basse e colpendo le rendite finanziarie passando dal 12,5% all'aliquota del 20% mentre va tutelata la prima casa nell'eventualità di una patrimoniale.

pasquale orlando news sociali: Gi�le mani dalle pensioni e dal welfare

sabato 16 luglio 2011

Il disagio dei pensionati verso la manovra finanziaria

pasquale orlando news sociali: Il disagio dei pensionati verso la manovra finanziaria: "La Segreteria nazionale della FAP ACLI apprezza lo sforzo comune teso ad affrontare l'emergenza finanziaria del Paese dopo il saggio invito del Presidente Napolitano. Insiste, per�nel far rilevare che troppo alto �il carico che viene messo sulle spalle dei pensionati e dei lavoratori che vedono allargarsi la forbice sociale ai loro danni.
E' necessario - ha detto Pasquale Orlando, Segretario nazionale della FAP ACLI - cercare nel privilegio il tesoretto da dedicare al risanamento e alla crescita lavorando all'ipotesi di una patrimoniale sulle grandi rendite e i grandi patrimoni non produttivi che non generano lavoro.
La FAP ricorda l'emergenza della non autosufficienza e la necessit�di una riforma dell'assistenza capace di sostenere la vita ed i consumi di milioni di pensionati poveri e in via di impoverimento'.
La Segreteria nazionale invita tutti gli iscritti attraverso le articolazioni provinciali e regionali a partecipare alle tante iniziative unitarie che da nord a sud stanno caratterizzando il disagio dei pensionati verso una manovra necessaria e urgente che resta ingiusta."

Manovra: Acli, accanimento sulle famiglie e disinteresse per i poveri

«E’ scandaloso l’accanimento sulle famiglie e il disinteresse per i poveri che emerge da questa manovra economica». Nel giorno in cui l’Istat denuncia la presenza in Italia di oltre tre milioni di persone in povertà assoluta, il presidente nazionale delle Acli, Andrea Olivero, torna a commentare la manovra finanziaria in corso di approvazione, con riferimento ai tagli “orizzontali” per tutte le agevolazioni fiscali a favore dalle famiglie: dagli sconti per i figli, agli asili agli interessi sui mutui. «Non possiamo non denunciare quanto sta avvenendo in queste ore – spiega Olivero - Non si è avuto il coraggio di colpire le transazioni finanziarie né di introdurre una patrimoniale per i più ricchi, si è avuto invece il coraggio di colpire pesantemente le famiglie e di ignorare ancora una volta la condizione di povertà assoluta in cui versano tre milioni di persone nel nostro Paese». «Abbiamo compreso e apprezzato l’invito alla responsabilità delle istituzioni di fronte alle speculazioni internazionali – conclude il presidente delle Acli –. Ma abbiamo il dovere di ribadire che se la tenuta dei conti è fondamentale, la tenuta della coesione sociale lo è almeno altrettanto».

pasquale orlando news sociali: Manovra: Acli, accanimento sulle famiglie e disinteresse per i poveri

mercoledì 29 giugno 2011

Fap ACLI: Nonni e bamboccioni contro la manovra ineguale.

Fap ACLI: Nonni e bamboccioni contro la manovra ineguale.



"Bene i tagli ai costi della politica ma non toccate le pensioni!- così ha affermato Pasquale Orlando, segreterio nazionale della Fap ACLI concludendo i lavori del comitato nazionale dell'organizzazione dei pensionati delle ACLI tenutosi oggi a Roma- Chiediamo al Governo di assumersi la responsabilità di misure che non tocchino i delicati meccanismi sociali messi già a dura prova dalla crisi: una manovra di dimensioni eccezionali come quella che sta per essere varata deve essere sostenuta subito dalla parte ricca del paese con i suoi redditi milionari, le rendite e le transazioni finanziarie non certo da quella più debole".
Si accusano i pensionati di avere le pensioni che sappiamo non arrivano a mille euro e i giovani di essere bamboccioni mentre le rendite sono tassate meno del lavoro e l'evasione impera- ha detto Orlando- rispetto ai sacrifici chiediamo subito almeno una legge quadro per la non autosufficienza creando una rete tra stato e regioni"

pasquale orlando news sociali: Fap ACLI: Nonni e bamboccioni contro la manovra ineguale.

domenica 19 giugno 2011

il tuo talento per il nuovo lavoro. La Fai e la Fap acli unite per il dialogo tra le generazioni.


L'invecchiamento attivo e il dialogo tra le generazioni sarà il tema conduttore delle attività europee per il 2012. Su questo tema è intervenuto Pasquale Orlando, segretario nazionale della Fap (federazione Anziani e Pensionati ) ACLI all'Assemblea Generale della Fai (federazione ACLI internazionali) in corso a Bologna alla presenza dei delegati provenienti dall'europa, dall'America e dall'Australia e presieduta dal presidente Andrea Olivero.
La Fap - ha spiegato Orlando- ha uno specifico progetto teso a valorizzare il volontariato degli anziani nella direzione dell'inserimento lavorativo dei giovani. "Abbiamo voluto chiamarlo Il tuo talento per il nuovo lavoro- ha dichiarato Pasquale Orlando- proponendo tirocinio, formazione, accompagnamento e dialogo".
Non lo faremo da soli- ha continuato Orlando - ma inseriremo il nostro programma nel disegno comune di AGE Platform l'organizzazione che raggruppa circa 5 milioni di aderenti in Italia e 30 milioni di aderenti in Europa.
Condivisione e solidarietà a questa proposta è venuta dal vice presidente Michele Consiglio e dal segretario generale Vincenzo Menna oltre che dall'assemblea della Fai che si riunirà a Londra nel prossimo ottobre.


pasquale orlando news sociali: il tuo talento per il nuovo lavoro. La Fai e la Fap acli unite per il dialogo tra le generazioni.

mercoledì 15 giugno 2011

A BOLOGNA ASSEMBLEA NAZIONALE UNIONE SPORTIVA ACLI. OLIVERO : “SPORT STRAORDINARIA POSSIBILIT� EDUCATIVA”







“L’unica scommessa che fa bene allo sport è la sfida educativa”. Prende il via domani a Bologna l’Assemblea nazionale dell’Unione sportiva Acli, presentata questa mattina in conferenza stampa a Roma, presso il Salone d’Onore del Coni, alla presenza del numero uno del comitato olimpico nazionale, Gianni Petrucci, del segretario generale Raffaele Pagnozzi, del vicepresidente vicario della Figc, Carlo Tavecchio, dei presidenti dell’Us Acli, Marco Galdiolo, e delle Associazioni cristiane dei lavoratori italiani, Andrea Olivero.

Convegni, seminari, workshop e attività sportive, dal 16 al 19 giugno (al palazzo “Re Enzo” di Bologna) per mettere al centro il tema della “sfida educativa attraverso lo sport”: dal contrasto alla violenza alla lotta contro il doping, dal razzismo all'inclusione degli immigrati tramite lo sport. Due eventi tra i tanti: il triangolare di calcio “Against the Violence”, la consegna del premio Enzo Bearzot al ct della Nazionale italiana di calcio Cesare Prandelli ( nella foto).

«Il calcio – ha ammesso Gianni Petrucci, con riferimento agli scandali delle ultime settimane – si deve ricordare più spesso di parlare di etica, deve riuscire a farne il suo cavallo di battaglia». «Le Acli – ha spiegato il presidente Olivero – scommettono sullo sport per tutti, lo sport di cittadinanza, perché rappresenta una straordinaria possibilità educativa, soprattutto in questo momento drammatico, in cui diventa indispensabile far crescere i valori autentici dello sport». Una sfida educativa ormai “improcrastinabile”, secondo il presidente dell’Unione sportiva Acli, Marco Galdiolo. «Chi fa sport deve anche puntare a trasmettere valori educativi importanti – ha spiegato – Il tema della sfida educativa interessa tutti e non è più rimandabile».

Gli appuntamenti. Sarà una quattro giorni densa di appuntamenti quella organizzata dall’Us Acli a Bologna, a partire dal pomeriggio di domani, giovedì 16 giugno, con l’apertura ufficiale dell’Assemblea organizzativa e programmatica, un’occasione «per ripercorrere il cammino fatto e tracciare cammini nuovi».

Alla manifestazione prendono parte anche esponenti della Federazione delle Associazioni acliste all'estero.

Venerdì mattina, dalle ore 10.00, il primo convegno dedicato alla “Sfida educativa. Buone pratiche di cittadinanza attiva”. Con il direttore del quotidiano Avvenire Marco Tarquinio; il presidente della Commissione “Cultura e comunicazione sociale” della Cei, mons. Claudio Giuliodori; il direttore dell’ufficio nazionale Cei per la pastorale del tempo libero, turismo e sport, don Mario Lusek; il presidente nazionale del Csi,Massimo Achini; il presidente del premio Bancarella-Sport Paolo Francia.

La sera di venerdì, alle 20.30, allo Stadio di Castenaso, il triangolare di calcio – a scopo benefico – “Against the violence”, tra la Nazionale Italiana Parlamentari, la rappresentativa dei tifosi del Bologna, la selezione della Questura di Pesaro e Urbino. L'intento è quello di promuovere il dialogo tra le diverse componenti che possono contribuire ad un passo in avanti verso la sicurezza, il rispetto delle regole e la funzione educativa dello sport.

Sabato 18 giugno, alle 12.30, la consegna del premio Enzo Bearzot al commissario tecnico della Nazionale italiana di calcio Cesare Prandelli, preceduta dal convegno “Sport e violenza”, cui parteciperanno tra gli altri il presidente del Coni, Gianni Petrucci, il numero 1 della Fic,Giancarlo Abete, don Luigi Ciotti di Libera.

Nel pomeriggio, confronto tra gli enti di promozione sportiva e il Forum del Terzo Settore. «Le società di promozione sportiva – ha detto Andrea Olivero, presidente delle Acli e portavoce del Forum – fanno parte della società civile a tutti gli effetti, così come fanno parte a pieno titolo del mondo dello sport. Lo sviluppo e la diffusione dello sport per tutti, fa bene allo sport e fa bene alla società intera».

L’Assemblea nazionale dell’Us Acli sarà l’occasione per lo svolgimento di numerosi appuntamenti di carattere associativo. Da “Lo sport nel sistema Acli come leva di sviluppo associativo”, all’assemblea generale della Fai, la Federazione delle Acli internazionali, che promuove anche un incontro dedicato al “Lavoro nelle sfide globali: identità, mobilità e radicamento”. Dai percorsi formativi delle Acli, per i giovani delle Acli in Europa, alla sfida dell’integrazione degli stranieri tramite lo sport. La quattro giorni si conclude domenica 19 giugno con l’approvazione della mozione conclusiva dell’Assemblea organizzativa e programmatica dell’Us Acli.

Presente anche la Fap ACLI ( federazione Anziani e Pensionati) con un intervento del segretario nazionale Pasquale Orlando accompagnato da una ampia delegazione.



pasquale orlando news sociali: A BOLOGNA ASSEMBLEA NAZIONALE UNIONE SPORTIVA ACLI. OLIVERO : “SPORT STRAORDINARIA POSSIBILIT� EDUCATIVA”

venerdì 10 giugno 2011

Congresso del Centro Turistico Acli: “Cento sportelli in tutta Italia per promuo vere i buoni vacanza”





Il presidente Pino Vitale: “Il 35% degli italiani non va in vacanza, è un diritto negato”

Napoli, 10 giugno 2011 – E’ iniziato a Napoli il IV Congresso Nazionale del Centro Turistico Acli dal titolo “Turismo Sociale, strumento di conoscenza per un nuovo umanesimo”, in cui si è discusso del progetto “Buoni vacanza Italia”, con la proposta del presidente nazionale Pino Vitale di lanciare, d’intesa con la Fitus – Federazione Turismo Sociale, cento sportelli informativi nelle cento sedi Cta territoriali sparse in tutta Italia, per promuovere la possibilità, riservata ai cittadini che vivono una situazione di difficoltà, di ricevere un aiuto economico per recarsi in vacanza.
“Crediamo molto nella potenzialità di un turismo equo e solidale rivolto a famiglie, giovani, anziani, diversamente abili, rispettoso dei luoghi di vacanza e del turista. Il turismo sociale rappresenta un nuovo modo di concepire la risorsa turistica, potenziando, così, la domanda anche in periodi di bassa stagione. Si tratta, in altri termini, di affermare il diritto alla vacanza soprattutto se si pensa che, secondo le nostre stime, il 35% degli italiani, per motivi economici
o sociali, ne è escluso: vedersi negata una vacanza significa vedersi negato un diritto.” afferma Vitale.
Il turismo sociale apre finalmente le frontiere all’Europa, uscendo dal territorio nazionale. Durante il congresso è stata lanciato il progetto di creare il “voucher europeo”, strumento di semplificazione nella prestazione di servizi turistici, a sostegno soprattutto di un valido scambio sinergico tra giovani del vecchio continente, in un’avvincente ricerca di cultura ed identità comune.
Sono intervenuti al congresso, tra gli altri, il vicepresidente del Parlamento Europeo Gianni Pittella, il vicepresidente della giunta regionale ed assessore al turismo Giuseppe De Mita, il presidente nazionale delle Acli Andrea Olivero.
Il congresso proseguirà nella giornata di domani, a partire dalle 9.30 presso l’Hotel Ramada a Napoli. Il programma prevede l’elezione del nuovo Comitato Nazionale del CTA.
Al Congresso ha preso la parola l'ambasciatore del Mozambico Carla Mucavi ( nella foto con il coordinamento donne Fap ACLI di Napoli) che ha sottolineato l'amiciazia con le ACLI grazie all'iniziativa di formazione professionale ad Inhassoro e lanciato il Mozambico come meta per il turismo ambientale.
Vasta partecipazione al congresso, in particolare presente una folta delegazione della Fap ACLI di napoli con il segretario nazionale Pasquale Orlando.

pasquale orlando news sociali: Congresso del Centro Turistico Acli: “Cento sportelli in tutta Italia per promuo vere i buoni vacanza”

martedì 10 maggio 2011

Veglie di preghiera in tutta Italia per i giovani e il lavoro








La Fap Acli (federazioni anziani e pensionati) aderisce all'iniziativa della veglia di preghiera per i giovani e il lavoro promossa dalle Acli con la Cisl e Mcl contro la disoccupazione e la precarietà da organizzarsi in tutte le Diocesi italiane. Lo comunica il segretario nazionale Pasquale Orlando che ricorda l'impegno della Fap per creare un link generazionale teso alla creazione di nuovo lavoro per i giovani attraverso il volontariato dei pensionati e degli anziani. Vogliamo partecipare per segnalare il grave disagio per la disoccupazione giovanile che spesso viene imputata ai pensionati che al contrario sostengono economicamente e volontariamente le famiglie italiane. Con la nostra campagna "il tuo talento per il nuovo lavoro" vogliamo contribuire a costruire opportunità di lavoro per i ragazzi e le ragazze attraverso la formazione e la creazione d'impresa"

L'iniziativa vuole essere la prima tappa di una rinnovata attenzione dell’intera comunità ecclesiale al tema del lavoro. «Chi ha la responsabilità di portare i contenuti della Dottrina Sociale della Chiesa nel mondo del lavoro – affermano gli organizzatori - si sente ora chiamato ad un di più di impegno». «La crisi economica ed i cambiamenti in atto nel mondo del lavoro, da un lato producono una drammatica disoccupazione giovanile e precarietà, dall’altro fanno emergere la possibilità di nuovi protagonismi dei lavoratori e di modelli organizzativi più rispondenti al disegno di “civilizzazione dell’economia” indicato da papa Benedetto nella Caritas in Veritate».

martedì 3 maggio 2011

ACLI "A tuo servizio" di Civitanova del Sannio: "Il Papato tra storia e letteratura dall'Unità d'Italia a oggi"

Il Circolo ACLI "A tuo servizio" di Civitanova del Sannio, nell'ambito delle iniziative culturali e per la ricorrenza del 150° anniversario dell'Unità d'Italia,
presenta:

"Il Papato tra storia e letteratura dall'Unità d'Italia a oggi"

Civitanova del Sannio, sabato 07 maggio 2011
Auditorium Comunale – Piazzale Padre Fiorante, ore 17;00

PROGRAMMA

Saluti:
Paola Minichiello – Presidente Circolo Acli "A tuo servizio" di Civitanova del Sannio
Interventi e Relazioni:
Luciano Proietti – Francescano e Rettore Eremo Sant'Egidio di Frosolone
Nicola Calarone – Professore, Scrittore e Poeta
Modera:
Domenico Esposito
Funzionario Regione Molise

A seguire:
Concerto di musica lirica: Michele Fascino (baritono)
Fiorenza Preziosi (pianoforte)
Estrazione della lotteria organizzata dal Circolo ACLI "A tuo servizio"

Buffet

SIETE TUTTI INVITATI A PARTECIPARE

lunedì 2 maggio 2011

1 maggio a Betlemme

Pasqule Orlando segreteraio nazionale della FAP ACLI e commissario delle ACLI di Isernia è stato in Terra Santa per partecipare, insieme ad una delegazione delle ACLI guidata dal presidente Andrea Olivero, all'inaugurazione, del 1° maggio, di una statua in marmo alta tre metri di Giovanni Paolo II, relizzata da un artigiano palestinese in occasione della sua beatificazione.

Le Associazioni cristiane dei lavoratori italiani hanno celebrato infatti in Terra Santa, con la Fondazione Giovanni Paolo II e la comunità cristiana palestinese, la concomitanza della beatificazione con la Festa dei lavoratori.

Nella Casa della Pace di Betlemme (Hebron Street, 475), sede della scuola di formazione professionale inaugurata lo scorso 1° maggio, le Acli hanno festeggiato insieme il “Papa del dialogo” e il “Papa del lavoro”.

IL Presidente Andrea Olivero ha spiegato che l’annuncio della beatificazione di Giovanni Paolo II a Roma, il 1° maggio, e stato accolto dalle Associazioni cristiane dei lavoratori italiani come «una felice e bellissima coincidenza». La scelta della data risponde ad una precisa motivazione liturgica. Il 1° maggio cade infatti la Domenica in Albis, cioè la prima domenica successiva alla Pasqua, nella quale lo stesso Papa Wojtyla aveva istituito la Festa della Divina Misericordia. Ma il primo maggio è anche la festa internazionale dei lavoratori, “festa cristiana” dal 1955, da quando Pio XII, proprio ricevendo le Acli, istituì per questo giorno la festa liturgica di S. Giuseppe artigiano.

Per un’associazione di lavoratori cristiani non può che essere una coincidenza bellissima. «Una coincidenza ancora più significativa perché capita nel trentennale della “Laborem exercens”, l’enciclica scritta da Giovanni Paolo II nel 1981, vera pietra miliare per la dottrina sociale della Chiesa rispetto alla tematica del lavoro, in cui viene solennemente affermato che è l’uomo il metro della dignità del lavoro, subordinando il capitale e la logica del mercato alla dignità della persona. Sappiamo tutti, e lo vediamo ancora in queste ore con le vicende legate allo stabilimento Mirafiori della Fiat e nelle tante vertenze campane a partire da Fincantieri, come questi principi siano ancora attualissimi e chiamano tutti ad una grande responsabilità».
A scoprire la scultura nel cortile della Casa della Pace il primo ministro palestinese, Salam Fayad, con le Acli e la Fondazione Giovanni Paolo II. Sul piedistallo la scritta: “Non abbiate paura”

È un Karol Wojtyla ‘giovane’ e benedicente, le braccia sollevate al cielo, quello raffigurato nella statua inaugurata dalle Acli a Betlemme, nel cortile della Casa della Pace, il giorno della beatificazione di Giovanni Paolo II. Sul piedistallo della scultura di marmo, alta 3 metri e realizzata da un artigiano palestinese (Raed Zrene), la scritta in arabo e in italiano: “Non abbiate paura”, la frase con cui il Papa si presentò al mondo nel 1978, all’inizio del suo pontificato. La “Casa della pace”, a Betlemme, ospita il Centro di formazione professionale realizzato dalla Fondazione Giovanni Paolo II con le Associazioni cristiane dei lavoratori italiani. Domenica 1 maggio gli studenti della scuola, la comunità cristiana, i lavoratori palestinesi hanno festeggiato insieme la beatificazione di Papa Wojtyla e la Festa dei lavoratori, seguendo in diretta le celebrazioni da Piazza San Pietro. Quando Papa Benedetto XVI, da Roma, ha proclamato “beato” il suo predecessore, è stato il primo ministro dell’Autorità palestinese, Salam Fayad, ha “scoprire” la statua nel cortile. Accompagnato dal nunzio apostolico per Gerusalemme, mons. Antonio Franco, e dal tesoriere della Custodia di Terra Santa, vicepresidente della Fondazione Giovanni Paolo II, padre Ibrahim Faltas.

«Ogni nostra azione – ha detto intervenendo il presidente nazionale delle Acli, Andrea Olivero – anche piccola, ma significativa, può contribuire alla costruzione della pace. In questo luogo santo, ogni nostro sforzo sta a significare l’impegno affinché si affermi il dialogo tra i popoli e in special modo tra il popolo di Israele e di Palestina. Alla memoria carissima di Giovanni Paolo II, Papa lui stesso lavoratore, amico dei lavoratori e instancabile uomo di dialogo, affidiamo queste intenzioni e quest’opera».


pasquale orlando news sociali: 1 maggio a Betlemme